Il coworking sta conquistando terreno anche nel settore alberghiero
Nell’era dell’economia collaborativa, della flessibilità e del nomadismo, il coworking sta emergendo come una delle risposte a queste esigenze in continua evoluzione.
In risposta a questa tendenza, spazi di coworking stanno nascendo quasi ovunque nelle grandi città e il fenomeno non ha risparmiato nemmeno il settore alberghiero.
Coworking negli hotel - quali servizi vengono offerti?
Vediamo innanzitutto cosa offrono gli hotel in termini di servizi di coworking. In generale, gli hotel offrono uno spazio più o meno formale, connesso e dedicato all’attività lavorativa, dove vengono messi a disposizione stampanti, un’efficiente connessione Wi-Fi, bevande calde, acqua, pasticcini, snack, ecc. in cambio di una tariffa all’ora, per mezza giornata o per l’intera giornata. Altri hotel scelgono di addebitare solo bevande e snack. Tuttavia, i fondamenti rimangono gli stessi: oltre al Wi-Fi ad alta velocità, devono essere disponibili un numero sufficiente di prese e persino caricabatterie per smartphone.
Le aree di coworking negli hotel sono ubicate in luoghi favorevoli a tale scopo, ad esempio in prossimità di stazioni, aeroporti o zone commerciali. Nell'attesa di un treno o tra una riunione e l'altra, i viaggiatori possono ora massimizzare il proprio tempo lavorando in uno spazio funzionale ed ottimizzando in tal modo i viaggi di lavoro.
Un concetto rivoluzionario?
Eppure il concetto non è così innovativo. Quale ospite in viaggio d’affari non si è seduto nella hall o al bar dell’hotel per lavorare? Quale ospite in viaggio d’affari non ha preferito lavorare in una hall più animata o in un bar più movimentato, piuttosto che chiudersi in camera, indipendentemente da quanto bello fosse l’arredamento? Le aree di coworking sono semplicemente meglio attrezzate, più funzionali e, soprattutto, meglio pubblicizzate. Il mercato tende addirittura a strutturarsi attorno a piattaforme dedicate, come AirOffice o la sezione business di Dayuse.com.
È quindi del tutto logico che gli hotel offrano questo tipo di servizio – la maggior parte delle strutture e dei servizi richiesti sono già a portata di mano, così come lo è il personale. E il segmento business è quello che la maggior parte degli albergatori conosce bene. I professionisti del settore sono coinvolti in modo più o meno strutturato e stanno emergendo concetti orientati esclusivamente al “business” – concetti come l’Hotel BOB (Business on Board) di Parigi, sviluppato da Elegancia Hotels, ad esempio. Con il concetto stesso, questo hotel si spinge ancora oltre, offrendo una serie di spazi per uffici, tra cui la hall, il patio o sale riunioni più tradizionali. In effetti, hanno pensato a tutto: se i clienti hanno bisogno di maggiore privacy, possono utilizzare alcune piccole nicchie, create appositamente per questo scopo.
COSA OFFRE IL COWORKING AGLI UTENTI?
Oltre alle nozioni di “libertà” e “flessibilità”, gli utenti possono lavorare in un ambiente piacevole e usufruire anche dei servizi dell’hotel (spa, fitness). Alcuni vedono persino nel coworking un mezzo per trasmettere un’immagine più attrattiva, organizzando incontri con i clienti in un ambiente meno formale rispetto alla tradizionale sala conferenze, ad esempio, e in un ambiente più in linea con il loro settore di attività. Gli utenti possono anche scegliere il proprio ambiente di lavoro in base all’immagine che vogliono trasmettere.
L’unico inconveniente del coworking per l’hotel è rappresentanto dagli utenti che si sentono un po’ troppo a casa propria, con la tendenza a occupare troppo spazio, a scapito degli ospiti tradizionali dell’hotel. Il rovescio della medaglia di questo successo implica quindi la necessità di anticipare le modalità di gestione dei potenziali conflitti d’uso tra i diversi segmenti di clientela.
L’industria alberghiera, che coniuga immobili e servizi, sta legittimamente crescendo nel settore del coworking, con alcuni operatori che si spingono persino oltre. AccorHotels e Bouygues Immobilier, ad esempio, hanno stretto una partnership intorno a Nextdoor, originariamente creata da Bouygues. Il concetto è semplice: affittare uno spazio ufficio di coworking per un giorno o per un periodo più lungo. L’idea alla base della partnership tra questi due grandi operatori è di accelerare lo sviluppo del concetto, sfruttando il know-how di ciascuno di essi. Indipendentemente dai propri hotel, Mama Shelter sta sviluppando anche Mama Works (noleggio uffici) secondo lo stesso principio di Mama Shelter.
Questi nuovi servizi evidenziano l’attuale dinamismo osservato in alcuni settori dell’industria alberghiera, un settore che si sta reinventando ascoltando i propri clienti e che si sta allontanando dal modello tradizionale per offrire sempre più servizi ai propri ospiti. A quando la prossima idea per un ulteriore miglioramento dell’offerta di servizi alberghieri?
Amélie Lapi – Consulente senior – Hospitality, In Extenso TCH
Amélie Lapi è entrata in In Extenso TCH nel 2006. Dopo il diploma di scuola alberghiera, si è rapidamente orientata alla consulenza nell’hospitality, prestando servizi di consulenza in materia di sviluppo alberghiero. Amélie esegue inoltre studi di mercato e di fattibilità relativi ad infrastrutture commerciali e per il tempo libero e ad opere per il settore pubblico e privato in Francia e all’estero (Marocco, Russia). Amélie ha conseguito un Master in Management presso l’Ecole de Savignac.
Website : www.inextenso-tch.com
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